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Queer as Folk USA Stagione 3 Episodio 10 Uncle Ben 2003

Ben riceve una telefonata dall'ospedale: Hunter, il ragazzo che si prostituiva sotto casa sua, è stato ricoverato per un'infezione ai reni e ha detto che lui è lo zio. Ben accetta di mentire, in quanto non vuole segnalare Hunter ai servizi sociali, ma quando Michael viene a sapere che deve pagare $2.000 per le cure mediche del ragazzo, gli chiede di dire la verità: Ben suggerisce ad Hunter di cogliere questa come un'occasione di cambiamento. Ben sta per raccontare la verità a un'infermiera, ma la donna lo precede dicendogli che Hunter è sieropositivo e che lui, essendo lo zio, è la persona più indicata per dirglielo. Ben e Michael vanno in ospedale, pronti a dargli la triste notizia, quando apprendono che Hunter è fuggito. Ted è diventato irascibile contro chiunque gli faccia anche solo un piccolo torto: l'uomo è frustrato perché, ora che è ridotto sul lastrico, deve farsi pagare tutto da Emmett. Preoccupato per lui, Emmett organizza una piccola vacanza in campagna per farlo rilassare: è costretto a rinunciarvi per impegni di lavoro dell'ultimo minuto, ma chiede a Ted di andarci ugualmente da solo. Durante il tragitto, Ted incontra l'insegna del Paradise Hotel, del quale aveva ricevuto un'e-mail di invito a un'orgia: l'uomo si ferma nel motel e conosce Mark, il quale gli fa provare della droga. Ted rientra a casa e finge con Emmett di essere stato in campagna, anche se l'ha trovata un posto troppo tranquillo. Michael è preoccupato per Melanie, la quale si sta decisamente trascurando e lavora troppo, nonostante la ginecologa le abbia espressamente consigliato di stare più tranquilla. Michael inizia a pedinare Melanie e fortunatamente la porta in ospedale quando la donna ha un'indigestione di sottaceti: tornata a casa, Melanie promette a Lindsay di prendersi più cura di sé stessa. Justin non sopporta la chiusura di numerosi locali gay, con Liberty Avenue ormai invasa dai poliziotti, e di notte affigge al muro dei manifesti anti-Stockwell da lui disegnati che ritraggono il candidato sindaco come Hitler. Tutti sono entusiasti all'idea che ci sia un "vendicatore misterioso" che difenda i diritti dei gay, ma nessuno sa chi è: Stockwell è furioso per la cattiva nomea che si sta facendo, ma Brian gli consiglia di riderci sopra per apparire autoironico agli occhi degli elettori. Brian sorprende Justin mentre è intento a stampare nuovi manifesti e gli chiede di smetterla perché ci sta andando di mezzo il suo lavoro: l'uomo però cambia idea quando Stockwell lo informa che, grazie al suo suggerimento, ha incassato il sostegno di molte associazioni gay, tra le quali il Centro Gay-Lesbiche. Apprendendo che anche la darkroom del Babylon è stata chiusa, Brian si unisce a Justin nell'affissione dei poster.

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